Telefono: 0423.504016

Giovedì 19 marzo  2015 – ore 20.45

VIA CRUCIS

Programma

Nella chiesa antica:

GEORG BÖHM (1661 – 1733)

Wer nur den lieben Gott läßt walten (7 variazioni)

Christ lag in Todesbanden (I)

Christ lag in Todesbanden (II)

 

Nella chiesa nuova:

ROBERTO ANTONELLO (1967)

Via Crucis Op. 6 (2008-2009), per organo antico con voce recitante ad lib.

Testi di Luigi Pianca - Proiezione opzionale degli acquerelli dipinti da Luciano Furlanetto

Dedicata a Mons. Giuseppe Radole (1921-2007).

Prologo            Preludio su “Ubi caritas”

I stazione        Gesù nell’orto degli ulivi

Quadro 1         Ulivi

II stazione        Il tradimento di Giuda e l’arresto di Gesù

Lamento

Quadro 2         Giuda – Tu quoque

III stazione      Gesù è condannato dal Sinedrio

Quadro 3         Sinedrio

IV stazione      Gesù rinnegato da Pietro

Quadro 4         Petrus

V stazione        Pilato giudica Gesù

Lamento

Quadro 5         Pilatus – Ecce Homo

VI stazione      Gesù flagellato e coronato di spine

Quadro 6         Flagello

VII stazione     Gesù è caricato della croce

Lamento

Quadro 7         Crucem sanctam

VIII stazione    Il Cireneo regge la croce

Quadro 8         Cireneo

IX stazione      Gesù incontra le pie donne

Quadro 9         Ut tecum lugeam

X stazione:      Gesù è crocifisso

Quadro 10       Inchiodato

XI stazione      Gesù e il buon ladrone

Quadro 11       Il Regno

XII stazione     Gesù, la madre e il discepolo

Quadro 12       Ecco tua Madre

XIII stazione   Gesù muore in croce

Lamento

Quadro 13       Eloi, Lema Sabactani – Sancta Mater Dei

XIV stazione   Gesù è deposto nel sepolcro

Laude

Quadro 14       Darimatea – Quando corpus morietur

Sicut dixit et Resurrexit

Finale               Resurrexit su “Victimae paschali laudes”

 

 

ROBERTO ANTONELLO (1967). Diplomato in Organo e Composizione Organistica (con lode), in Musica Corale e Direzione di Coro, laureato in Discipline della Musica all’Università di Bologna col massimo dei voti, nel 1993 sotto la guida di D. Roth ha conseguito un Premier Prix d’Excellence presso il CNM di Issy-les-Moulineaux (Parigi). Ha frequentato corsi con K. Schnorr, M. Radulescu, H. Vogel, H. Davidsson, M. Chapuis, J. Boyer. Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali dal 1987 al 2000, tra i quali il 2° premio di Interpretazione al XVII Grand Prix de Chartres 2000 (unico italiano finalista nei 43 anni di storia del concorso).

Ha suonato ed è regolarmente invitato nei maggiori festival organistici in Italia, EU, Svizzera, Croazia, Uruguay, Paraguay, Brasile, Canada. Ha registrato in cd brani del romanticismo tedesco, l’integrale per organo di Franck (prima registrazione integrale in Italia, in 3CD, FAGOTT Orgelverlag) e di G. Viozzi (Ed. Pizzicato, prima mondiale per registrazione e pubblicazione della partitura), brani di G. Morandi in prima registrazione, brani dell’età risorgimentale e di autori contemporanei.

Attivo come musicologo, ha curato le edizioni dei Vespri di S. Ignacio, la Misa a San Ignacio (Ed. Pizzicato) di D. Zipoli e Principia seu Elementa ad bene Pulsandum Organum et Cimbalum (Ed. Missions Prokur - Armelin), provenienti dalle Riduzioni Gesuitiche in Sud America del XVIII secolo. È inoltre autore di articoli pubblicati in riviste organistiche e musicologiche.

Ha composto vari brani tra cui Triosonata per organo, Via Crucis per organo e voce recitante (con proiezioni) e la trascrizione per organo a quattro mani di Pierino e il lupo di Prokofiev (Ed. Ricordi).

Ha tenuto corsi e seminari su molti aspetti della letteratura organistica e dell’interpretazione. È stato invitato come docente e relatore alle Accademie organistiche internazionali di Edinburgh (Ian Tomlin School of Music - Napier University), Göteborg (School of Music - Göteborg University), Alkmaar, ai Conservatori di Parigi, Strasbourg, Fribourg, Lisbona e ai Colloqui Internazionali 2011 per il centenario della nascita di J. Alain (1911-1940) nella sua città natale.

È frequentemente invitato a far parte di giurie di concorsi organistici internazionali (Alkmaar, Toulouse, Bèthune, Freiberg, Opava, Napoli, Borca di Cadore…).

Dal 1994, a seguito di concorso nazionale a cattedre, è docente di Organo e Composizione organistica: insegna al Conservatorio “Pedrollo” di Vicenza.

 

 

Giovedì 26 MARZO 2015  – ore 20.45

“Deo Patri sit gloria”

L'influenza dell'antica monodia nelle composizioni sacre di Maurice Duruflé

 

Programma

Prélude, Adagio et Choral varié sur le Veni Creator op. 4 (1930)

Prélude (organo solo)

Adagio (organo solo)

Choral varié (organo e schola in alternatim)

 

Messe Cum Jubilo op. 11

per baritono solista, coro di voci maschili e orchestra (1966)

Versione con Organo (1967)

 

Kyrie

Gloria

Sanctus-Benedictus

Agnus Dei

All’organo: ELISABETTA TONIZZO

Coro: OFFICIUM CONSORT

Direttore del coro: ALESSANRO DRIGO

 

Il fascino e la bellezza del canto monodico hanno da sempre ispirato i compositori di varie epoche musicali, dal barocco sino ai giorni nostri, i quali hanno potuto attingere da questo ricco patrimonio per restituire, in particolare al canto gregoriano, una sorta di seconda giovinezza: non di rado infatti, soprattutto recentemente, è possibile ascoltare esecuzioni vocali o strumentali nelle quali vi è una chiara matrice di origine modale quale tema ispiratore, tema che rimanda l'ascoltatore a sonorità "arcaiche" pur calate magari in un'atmosfera contemporanea.

Questa apparente contrapposizione, una sorta di "Concordia Discors" tra la semplicità e l'austerità del canto gregoriano e le sonorità raffinate e ricche di sfumature tipiche della musica francese del secolo scorso, è il tema che muove l'Officium Consort in questo nuovo progetto musicale: la possibilità di proporre, a fianco del repertorio gregoriano che è ormai da anni patrimonio consolidato del coro, una sorta di rielaborazione dello stesso in chiave "moderna" nelle composizioni di Maurice Duruflé, sicuramente uno tra i più rappresentativi compositori francesi del secolo passato, che nella stesura delle sue opere ha spesso attinto all'antico, traendone le fondamenta delle sue composizioni.

Maurice Gustave Duruflé (Louviers 1902 - Parigi 1986), fu compositore ed organista titolare a St. Etienne-du-Mont a Parigi per più di 40 anni. Dell'intero suo corpus compositivo l'Officium Consort propone l'ascolto di due tra le composizioni sacre più conosciute: il trittico Prélude, Adagio et Choral varié sur le Veni Creator op. 4 (1930) per coro virile ed organo, e la Messe Cum Jubilo op. 11 (1966) per baritono solista e coro virile, nella prima versione scritta che prevede l'accompagnamento d'organo.

 

Nel prima caso si tratta di un'opera strutturata in tre tempi ben distinti, basata interamente sul tema del Veni Creator Spiritus,inno gregoriano dedicato allo Spirito Santo che viene cantato nell'ufficio delle Lodi e dei Vespri della festività di Pentecoste. Nell'elaborazione di Duruflé il tema viene sviluppato dall'organo solista nei primi due tempi del brano, per poi comparire in alternatim con la Schola nel terzo tempo, durante il quale si ha un'alternanza tra i versetti gregoriani ed una sorta di variazione sul tema eseguita dall'organo solo, che termina con la solenne variazione finale eseguita con la maestosità e la ricchezza timbrica propria dei grandi organi francesi per i quali è scritta questa musica e sui quali l'autore abitualmente suonava.

Nel caso della Messe Cum Jubilo l'autore ha riproposto, suddivisa nelle diverse parti in cui è composta, la Missa In Solemnitatis et festis Beatæ Mariæ Virginis, conosciuta ai più come la Missa Cum Jubilo: in questo caso il tema gregoriano delle varie parti costituenti la messa (Kyrie, Gloria, Sanctus - Benedictus, Agnus Dei) è trattato e riproposto con una precisa aderenza sia alla monodia che ai neumi, quasi a farlo divenire una sorta di gregoriano "mensuralizzato" che, di volta in volta, diviene il cantus firmus delle varie voci, passando dagli strumenti al coro ed al baritono solista.

In questa composizione, così come in quasi tutte le opere di Duruflé che hanno un dichiarato rimando all'antico, risulta sempre immediatamente percepibile il tema gregoriano ispiratore, ed interessante diventa lo scoprire come, attraverso le sonorità eteree proprie dei compositori francesi del secolo scorso (e di Duruflé in particolare) questo assuma nuove dimensioni e nuovi colori, mai sminuito dalle armonie contemporanee, semmai innalzato e reso, se possibile, ancora più solenne e maestoso.

Da un confronto che, sulla carta appare quantomeno azzardato (in fin dei conti si parla di 12 secoli di differenza), all'ascolto appare chiaro quanto in realtà la monodia antica sia ad oggi estremamente attuale, e quanto l'eredità del gregoriano abbia influenzato e stia ancora influenzando i compositori d'ogni epoca.

A cura di Alessandro Drigo

 

OFFICIUM CONSORT

Costituito nel 2001, è il risultato di un progetto formativo iniziato all'interno dell'U.S.C.I. Pordenone, dedicato all'interpretazione del canto corale ad indirizzo polifonico, particolarmente rivolto alla vocalità virile, tenuto dal compianto maestro Piergiorgio Righele.

Superata la fase sperimentale, il gruppo, sotto la guida dei maestri Giorgio Mazzucato, Danilo Zeni e Davide De Lucia, ha intrapreso con successo la strada della ricerca di progetti musicalmente e stilisticamente organici e coerenti, volgendo la propria attenzione in particolare al repertorio gregoriano, alla prepolifonia ed ai mottetti rinascimentali. L'Officium Consort (già Coro Maschile dell'U.S.C.I. di Pordenone) ha avuto modo in più occasioni di proporre il proprio originale ed interessante repertorio, suscitando ovunque vivo interesse ed entusiastici apprezzamenti. L'etichetta milanese "La Bottega Discantica" ha pubblicato tre produzioni discografiche dell'Officium Consort: "Concordia Discors" - echi gregoriani nella musica d'organo (in collaborazione con Francesco Finotti), "Adoramus te, Domine Jesu Christe" e "Passione di Christo secondo Giovanni", di Francesco Corteccia.

Da ottobre 2012 l'Officium Consort è diretto da Patrizia Avon (repertorio monodico) e da Alessandro Drigo, che ha esteso il repertorio alla musica del '900 ed alle composizioni contemporanee.

 

ALESSANDRO DRIGO

Nato a Pordenone nel 1977, Alessandro Drigo ha compiuto gli studi di pianoforte presso la Scuola di Musica "P. Edo" di Pordenone sotto la guida di M. Baldin diplomandosi brillantemente al Conservatorio "B. Marcello" di Venezia. Seguitamente ha avuto modo di perfezionarsi con i maestri R. Repini, P. Bordoni, D. Rivera per il pianoforte, L. Antonaz e A. Tenaglia per il repertorio liederistico. Parallelamente agli studi strumentali ha sempre coltivato la passione per il mondo corale: cantore e strumentista in diverse formazioni corali del pordenonese, dal 2003 è membro dell'Officium Consort di Pordenone con il quale ha conseguito importanti premi e riconoscimenti in ambito nazionale ed internazionale. Ha frequentato corsi e masterclasses sulla direzione di coro con i maestri A. Martinolli D’Arcy, M. Dal Bianco, L. Donati, L. Marzola, N. Corti. Già membro della commissione artistica dell'USCI provinciale e della commissione artistica di “Corovivo – confronti corali del FVG” attualmente ricopre il ruolo di commissario artistico per la provincia di Pordenone all’interno dell’USCI Friuli Venezia Giulia. Dal 2012 è direttore dell’Officium Consort, con il quale ha realizzato diverse produzioni sia per coro virile che in formazione a coro misto, riscuotendo consensi di pubblico e critica.

ELISABETTA TONIZZO

È nata il 23/07/1994 e già da giovanissima dimostra talento e predisposizione per la musica; all’età di 7 anni inizia gli studi musicali presso la Scuola di musica “Città di Codroipo” con il M° Giorgio Molinari; dal 2008 prosegue gli studi presso il Conservatorio di Udine sotto la guida del prof. Beppino Delle Vedove; si diploma con il massimo dei voti nel mese di giugno 2014. Ha seguito corsi di perfezionamento e interpretazione organistica con docenti di fama, tra cui L.Lohmann, M.Imbruno e L.Rogg. Nel giugno 2013 consegue il diploma di perito aziendale corrispondente in lingue estere con il massimo dei voti presso l’Istituto tecnico-commerciale “C. Deganutti” di Udine. È membro dell’orchestra giovanile “Città di Codroipo”, diretta dal M° Giorgio Cozzutti, con la quale svolge numerosi concerti. È stata inoltre corista nel Coro polifonico “Sant’Antonio Abate” di Cordenons, diretto dal M° Monica Malachin, con cui ha approfondito la musica corale sia antica sia moderna e contemporanea. Da oltre 10 anni è organista liturgica nel suo paese e dal 2013 a Codroipo. In varie occasioni collabora con diverse corali del medio Friuli. Inoltre, svolge concerti come solista all’organo in diversi strumenti del Friuli e, nel 2010, si è esibita nella chiesa di St. Leonhard a Wohlen (Svizzera).

 

 

Mercoledì 15 aprile  2015 – ore 20.45

 

STILE MESCOLATO

Programma

Nella chiesa antica:

JOHANN JAKOB FROBERGER  (1616 – 1667)

Toccata I

Toccata V da sonarsi alla levatione

(Libro Secondo, 1649)

 

JOHANN KASPAR KERLL (1627 – 1693)

Passacaglia in re

 

GEORG MUFFAT (1653 – 1704)

Ciacona in Sol

Toccata Septima

(“Apparatus musico-organisticus”, Salisburgo 1690)

 

Nella chiesa nuova:

ANTONIO VIVALDI (1678 – 1741)

Concerto per violino & orchestra”Il Grosso Mogul” Op. VII/5

[Versione organistica in Do di J. S. Bach, BWV 594]

Tempo ordinario – Recitativo -  Adagio Allegro

 

JOHANN SEBASTIAN BACH (1685 – 1750)

Corale “Schmücke dich, o liebe Seele”

BWV 654

Preludio & Fuga in Re

BWV 532

All’organo: MICHAEL RADULESCU

 

Michael Radulescu proviene da una famiglia di musicisti ed è nato nel 1943 da padre rumeno e da madre tedesca. Dopo le prime lezioni di musica, impartitegli in casa, e i primi tentativi di composizione, ha intrapreso nel 1956 lo studio dell’organo con Victor Bickerich e nel 1957 quello di composizione presso Mihail Jora, famoso allievo di Max Reger. Dopo aver frequentato l’accademia estiva “Mozarteum” a Salisburgo nel 1964 e 1965, ha continuato i suoi studi presso l’Accademia di Musica (oggi Università di Musica e Arti figurative) a Vienna, seguendo i corsi di organo e musica sacra presso Anton Heiller e di direzione con Hans Swarowsky.
Dal suo debutto nel 1959 Radulescu esercita un’intensa attività concertistica, che lo ha condotto attraverso tutta l’Europa, negli USA, in Canada, Australia, Giappone e Corea.
Dal 1968 al 2008 Michael Radulescu è stato professore d’organo all’Università di Musica e Arti figuartive a Vienna e dal 1990 è direttore dell’Accademia Bach a Porrentruy in Svizzera. Dal 1971 al 1990 ha tenuto il corso estivo d’organo in occasione dei corsi internazionali di perfezionamento nel Principato di Liechtenstein e dal 1977 al 1989 ha diretto l’Accademia d’Organo italo-tedesca nella cornice dell’Accademia estiva per musica antica di Innsbruck. Dal 2008 Michael Radulescu insegna presso l’Accademia di Musica di Lubecca (Germania) come docente ospite d’organo. E' intensamente impegnato in conferenze e corsi di perfezionamento in Europa e oltremare, partecipa in qualità di giudice a prestigiosi concorsi per musica d’organo e di composizione e si dedica a edizioni di musica organistica antica e antichissima (Paul Hofhaymer, Georg Muffat, Nicolaus Bruhns, Musica del Medio Evo). Nel 1999 è stata pubblicata presso la casa editrice Doblinger (Vienna/Monaco) la sua ricostruzione della cantata “Ihr Tore zu Zion” BWV 193 di J. S. Bach.
Dal 1983 Michael Radulescu è sempre più attivo anche come direttore d’orchestra. Notevole è il ciclo delle Sinfonie di Beethoven (2002-2004) su strumenti storici da lui diretto nell’antica chiesa dei Gesuiti a Porrentruy. Dal 2000 Radulescu dirige il “Progetto Bach” a Vicenza con notevoli interpretazioni delle grandi opere vocali di Bach (cantate, mottetti, Missa in si minore) nell’Italia del Nord. Nella sua attività interpretativa e pedagogica rivestono particolare interesse le opere per organo e le grandi composizioni vocali di Johann Sebastian Bach, il loro studio, la loro interpretazione e prassi esecutiva. Nel febbraio 2004 Michael Radulescu ha finito l’incisione dell’opera omnia organistica di J. S. Bach al prestigioso organo Ahrend di Porrentruy (Svizzera), incisione dal vivo, senza nessun montaggio manipolativo. Come compositore Michael Radulescu è stato molto influenzato del mondo sonoro di Hindemith, di Webern, di Ligeti, e soprattutto di Messiaen e di Carl Orff, ma anche della musica e dell’estetica del medioevo europeo.
Le composizioni di Michael Radulescu comprendono opere corali, musica per organo, opere per canto e organo, musica orchestrale e da camera; hanno ottenuto diversi riconoscimento e richieste di composizioni da parte di famosi ensemble. Nel 2003 è stata eseguita per la prima volta nella cattedrale di Graz la sua Passione (Leiden und Tod unsres Herrn und Heilands Jesus Christus) per doppio coro, doppia orchestra, contralto solo e basso solo. Il suo lavoro, sia come compositore sia come interprete e pedagogo, è rivolto a indagare la relazione fra le antiche concezioni della musica e quelle dell’epoca attuale, fra le prassi musicali antiche e il nostro presente.

 

 

Ringraziamo per la collaborazione:

FABBRICA ORGANI CAV.. FRANCESCO ZANIN

di GUSTAVO ZANIN – CODROIPO

 

CONSERVATORIO STATALE DI MUSICA

“JACOPO TOMADINI” -  UDINE