Eventi speciali

Nell’ambito della rassegna culturale “Adamo dove sei? Sulla crisi dell’uomo contemporaneo, si è tenuto il terzo incontro:“L’Uomo allo specchio” con Anna Maria Fehl, insegnante, Francesca Leiter, imprenditrice, Mariagrazia Santoro, architetta, Silvia Pajani e Luisella Bairo, avvocate. Dopo l’aspetto biblico presentato da Suor Rosangela Lamanna e l’approfondimento storico filosofico dei professori Gardi e De Anna, quattro i temi illustrati il 4/2 dalle cinque ospiti che hanno analizzato, resistenze e cambiamenti dell’uomo attraverso esperienze di vita e lavoro, sul filo tracciato dall’ascolto di “Man in the mirror” a cura dell’attrice Aida Talliente. Anna Maria Fehl ha introdotto una riflessione sugli stereotipi di genere che pur privi di fondamento, sono radicati e trasmessi in rete attraverso i social media, assurgendo in alcuni casi a “verità” sulle quali vengono espressi ed amplificati commenti. La differenza, per scardinare gli stereotipi e per creare una nuova dimensione di rapporti e di relazioni fondata sul rispetto e sul valore di ciascuna persona, deve giocarla l’educazione, in famiglia, a scuola, in parrocchia, nello sport. La spinta interiore all’apparire genera ansia, incapacità di accettarsi
per come si è, nel tentativo di apparire diversi: sono le maschere pirandelliane. Dei risvolti comportamentali della persona che fatica a mantenere un equilibrio nella relazione con l’altro hanno discusso Silvia Pajani e Luisella Bairo, presentando i dati 2024 del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno sui delitti contro la persona, che depongono per la stabilità dei numeri e sull’evoluzione legislativa in materia di diritto di famiglia e alla genitorialità. I mutamenti culturali e sociali diventano l’occasione per costruire relazioni tra uomo e donna più originali e svincolate dagli stereotipi che hanno costretto l’uomo all’angusto ruolo di figura forte, dominante e sicura di sé, hanno
progressivamente ceduto il passo a modelli più flessibili con i quali gli uomini si possono identificare. E le donne stanno diventando più competitive e conquistano maggiori spazi. Lo stravolgimento degli stereotipi che hanno condizionato per secoli i ruoli sociali e familiari richiederà tempo per essere assimilato con naturalezza. Ma è anche vero che per buona parte l’uomo e la donna, stanno procedendo verso l’acquisizione di un nuovo equilibrio e le modifiche legislative intervenute quali la Riforma del Diritto di Famiglia, l’Aff ido condiviso e gli interventi a favore della genitorialità condivisa, hanno risposto alle esigenze di cambiamento dell’uomo che vuole o deve uscire dagli stereotipi e rappresentano un esempio di come il diritto debba evolvere per rispondere alle esigenze di una società in continua trasformazione. Francesca Leiter ha offerto una rif lessione
sull’evoluzione della figura maschile nel mondo del lavoro e in ambito familiare. Se ancora oggi persistono nel mondo del lavoro alcuni stereotipi che descrivono l’uomo come più adatto alle professioni tecniche e scientifiche, nonché come leader naturale e come figura più competente per posizioni dirigenziali, ve ne sono altri che stanno scomparendo. Ad esempio lo stereotipo dell’uomo che lavora e non prende il tempo per la famiglia. Ad oggi i dati dei congedi parentali sono in continua crescita ed anche in ambito familiare si assiste ad un cambiamento con il ruolo paterno che si sta evolvendo, con un maggiore coinvolgimento nella cura dei figli e nella gestione domestica. La storia, ci consegna ritratti di donne che hanno inciso per l’affermazione della professionalità, indipendentemente dal genere, Mariagrazia Santoro, già politica, ha ricordato Maria Antonietta Cester Toso, architetta nata nel 1925, laureata nel 1949, che durante una delle sue prime visite in cantiere nel 1951 si sentì dire: “una femmina?!”. Tale esclamazione la fece riflettere e, capì di dover essere “decisa, perché nulla mi sarebbe stato perdonato”. La professione di architetto non si è ancora sdoganata da una connotazione fortemente maschile. Per l’osservatorio dell’Associazione Italiana Donne Ingegnere e Architette (Aidia), si sono fatti passi avanti, ma c’è ancora poca presenza nei ruoli apicali e i modelli femminili di riferimento sono ancora tutti da costruire. L’ultima Indagine del consorzio AlmaLaurea sul profilo dei laureati rivela che: «Le donne, che dai primi anni novanta costituiscono oltre la metà dei laureati in Italia, rappresentano tra quelli del 2023 il 60% del totale. Tale quota risulta tendenzialmente stabile negli ultimi dieci anni». L’uomo di oggi è quindi in cammino, chiamato a superare schemi consolidati e a costruire un nuovo equilibrio basato sulla condivisione e sul rispetto reciproco. Il superamento di questi stereotipi non è solo una questione sociale, ma anche una sfida personale ed educativa, che richiede consapevolezza e volontà di cambiamento. L’invito è a riflettere su come ciascuno possa contribuire a una società dove l’uomo e la donna siano alleati, dove i genitori possano contare su una “rete di comunità”, e dove il cambiamento sia visto come un’opportunità anziché come una minaccia.
Luisella Bairo

ADAMO, DOVE SEI?
Riflessioni, studi, esperienze sulla crisi dell’uomo d’oggi
21 Gennaio 2025 – ore 18.30
IL CAPOLAVORO DI DIO
Prof.ssa LAMANNA suor ROSANGELA biblista
28 Gennaio 2025 – ore 18.30
L’UOMO LUNGO LA STORIA
Andrea Gardi e Gabriele De Anna
Università degli studi di Udine
4 febbraio 2025 – ore 18.30
L’UOMO ALLO SPECCHIO
Francesca Leiter, imprenditrice
Luisella Bairo, avvocata
Silvia Pajani, avvocata
Anna Maria Fehl, insegnante
Mariagrazia Santoro, architetta
Sala Giovanni Madrassi - via Gemona 66