numeri 90 - 98
Strutture di peccato che creano povertà e disuguaglianze estreme
90. A Medellín i Vescovi si pronunciarono a favore della scelta preferenziale per i poveri: «Il Cristo nostro salvatore non solo amò i poveri, bensì, “essendo ricco, si fece povero” visse nella povertà, incentrò la sua missione nell’annunciare la loro liberazione e fondò la sua Chiesa come segno di questa povertà fra gli uomini. [...] La povertà di tanti fratelli invoca giustizia, solidarietà, testimonianza, impegno, sforzo e superamento perché si compia pienamente la missione salvifica affidata da Cristo».[90] I Vescovi affermano
con forza che la Chiesa, per essere pienamente fedele alla sua vocazione, deve non solo condividere la condizione dei poveri, ma mettersi anche al loro fianco e impegnarsi fattivamente per la loro promozione integrale. La Conferenza di Puebla, di fronte a un aggravarsi della miseria in America Latina, confermò la decisione di Medellín con un’opzione franca e profetica in favore dei poveri e qualificò come “peccato sociale” le strutture di ingiustizia.